E' la prima volta che pubblico le mie poesie! Queste di seguito sono tratte da tre raccolte che ho scritto (quasi senza rendermene conto), nel corso di quindici anni. E adesso usciranno allo scoperto sull'Antologia di Poeti Contemporanei 2013, un'iniziativa della rivista Poeti e Poesia, diretta da Elio Pecora. Il libro sarà presentato alla prossima Fiera del Libro di Torino. Spero che il mio piccolo contributo vi piaccia...
Sera di fine gennaio
Un uomo suona nella piazza
le sue bottiglie di birra.
Tintinna nella nebbia
il valzer dei sopravvissuti,
come un ricordo tenuto vivo
in un bicchiere di whisky.
Un'anziana coppia passeggia,
lenta lenta, sull'orlo
di una nuvola opaca.
Lui le cinge la vita, fra le briciole
che anche i piccioni hanno dimenticato
e via!, nella piazza,
attraversano la nebbia
a passo di mazurca.
E questa nebbia a cui volevamo male
è il nostro discorso preferito.
Ci aggrappiamo a questo dolore sfilacciato,
afferriamo il nulla
pur di continuare a parlare un altro po'.
(Da: La città e il Vuoto)
Il saltimbanco
Non ho che queste mani
capaci di magie,
sciolte come l’onda
e come il genio antico pazze.
Sorelle dell’acqua,
disegnano conchiglie
e musica e parole...
E il mio corpo,
(avvizzito prima del tempo,
mela già vecchia
e mai caduta)
ha un tronco forte
e frutti senza carne,
con polpa di sogni
ed eterno sapore di vita.
(Da: Il Poeta nel Labirinto)
Sabba per un'evasione
La notte dei matti
è un'ombra di verde dolore
o a volte, nei dormitori,
è un preludio di fiamme azzurre.
Ma non v’è carcere che possa trattenere
lo scheletrico dio che li assiste:
sguscia fra muri d'assenza
e sotto le finestre sbarrate!
Irrompe nelle camerate a mezzanotte,
(l’ora del sogno e degli abbracci)
e a bordo di una macchina volante
li porta via con sé.
E salgono, salgono verso le montagne spoglie…
In sinistra carovana, i matti
varcano con grazia il suo segreto.
Sono soltanto un’ombra, contro la luna.
(Da: La Notte del Riformatorio)
Silvia Belcastro
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