domenica 13 ottobre 2013

Forme del mondo possibile


Oggi soltanto poesie. 

Inedite e forse minori, ma anche queste faranno parte della mia raccolta. Oggi ne ho raggruppate tre intorno a un altro tema che mi sta a cuore: l'incomunicabilità.



Nascondino

Giochiamo a nascondino
dietro le stoviglie di coccio,
dietro i cocci di stoviglie,
dietro la cenere.

E quando il vento di primavera
anche la cenere si porta via,
giochiamo a nascondino
con veli di fuliggine.

Ma quando anche le pezze lacere
rivelano un riverbero degli occhi,
si apre la dura guerra della farsa

e sanguina questa miseria di perderci
e d i conoscerci,
e poi di perderci ancora.





Forme del mondo possibile

Ho visto il vuoto.

Aveva contorni azzurri,
aveva contorni d'oro,
aveva sottili contorni di nebbia.

E aveva una forma strana:
si vedeva bene il tuo sorriso di profilo,
le nostre sedie e un tavolino di ferro battuto,
una moka inconfondibile
e due panciute tazzine.




Il generale alla guerra

Il generale alla guerra
difende il suo esercito,
il suo nulla di stoppa e letti freddi,
il suo latte senza mattino
e le sue mani vuote.

Il generale alla guerra
difende i ponti infranti
e le poche terre aride
su cui eccheggia ancora,
sola, la sua voce.






Silvia Belcastro, Da La città e il vuoto (2006)

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