domenica 9 febbraio 2014

Kathryn Stockett, The Help




Il 1 dicembre 1991 il New York Times pubblicò un articolo che a suo modo avrebbe cambiato la storia. Si trattava di un racconto in prima persona intitolato Grady’s Gift (Il dono di Grady) e l’autore era Howell Raines, un editorialista che sarebbe stato tra i più feroci critici di J.W. Bush. L’anno successivo l’articolo ottenne il Pulitzer Prize for Feature Writing, il massimo riconoscimento del giornalismo mondiale. Dieci anni dopo invece, Raines sarebbe diventato direttore del giornale e il Corriere della Sera avrebbe titolato: Il New York Times svolta a sinistra”.




Ma parliamo di Grady. Tradurrò per voi l’inizio di quel famoso articolo:



Grady comparve un bel giorno a casa nostra al 1409 della Quinta Strada a ovest di Birmingham, e cambiò il mio modo di vedere il mondo. Avevo sette anni quando lei venne da noi per stirare, cucinare e fare le pulizie per 18 dollari la settimana, e si fermò sette anni. Durante quel periodo, tutti nella mia famiglia arrivarono ad accettare quelle che mio padre chiamava «le lunghe chiacchierate», delle infinte conversazioni che hanno tenuto occupati Grady e me nei lunghi pomeriggi sonnolenti dell’Alabama. Quello che accadde fra noi può essere espresso in molti modi, ma la sua essenza fu catturata da Graham Green quando scrisse che in ogni infanzia c’è un momento in cui una porta si apre per lasciar entrare il futuro. Dunque questa è la storia di una persona che aprì una porta e di un’altra che vi camminò attraverso.

E’ tuttavia difficile descrivere – o anche solo tener vivi nella nostra memoria – i mondi che hanno cessato di esistere. Generalmente pensiamo ai mondi scomparsi come a qualcosa che ha a che fare con luoghi lontani o stili di vita - come quello della frontiera occidentale - che per noi appartengono a un passato remoto. Ma io sono cresciuto in un luogo che è scomparso e che eppure era qui, in questo paese, non troppo tempo fa. Parlo di Birmingham, dove una volta ha prosperato la più totale forma di segregazione razziale di questo secolo di storia americana.

Gradystein Williams Hutchinson (o Grady, come la chiamavamo in famiglia) ed io eravamo due persone che stavano crescendo negli anni ‘50 proprio in quel mondo sul punto di scomparire, due persone che vivevano vite mondane e scollegate mentre Martin Luther King Jr. e il commissario T. Eugene (Bull) Connor si preparavano per la loro epica battaglia”.



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